Protagonisti indiscussi del carnevale sammichelino sono i festini, serate di ballo con compagnie di maschere organizzate perlopiù presso abitazioni private, regolamentate secondo un'antica e tradizionale disciplina, dal 17 gennaio al martedì grasso. "Cuore Matto”, "Si Illuminava", "Febbre da Ballo", “Bailando”, “Il Girasole, “Il Festino di Palazzo Pinto”, “L’Allegra Brigata” e “Chic Carnival” sono i nomi dei Festini preparati dai vari organizzatori nei vari quartieri del paese. Agli anni '30 dell'Ottocento risalgono le prime notizie del carnevale di Sammichele. Nella domenica conclusiva, si svolge una sfilata che passa per le vie più importanti del paese, con la realizzazione di carri allegorici, e si chiude in piazza Vittorio Veneto, con la tipica pentolaccia.
Protagonista di questo Carnevale Storico della provincia di Bari sarà la maschera dell’ “uomo corto”, “l’homen curt”. l’hom (e) n (e) curt (e), di tipica estrazione contadina.
L’uomo corto è una maschera allegorica dalle origini antichissime, tanto quanto sono antichi i famosi festini di Sammichele in occasione dei festeggiamenti del Carnevale.
E’ una maschera simbolo dell’immaginario di un popolo contadino ed è per questo che oggi è sintesi espressiva delle tradizioni e dei valori della città di Sammichele di Bari.
La genialità di questa maschera è da cercarsi nel fatto che con pochi elementi, di uso comune nel mondo contadino (u farnal (e), u sacch (e) e la mazz (e) d (e) la scop (e)), si riesce a creare un personaggio insolito, divertente e che proprio con quella testa così grossa, associata ad un vecchio paio di scarponi, sembra avvalorare l’antico detto relativo al contadino “scarpa grossa e cervello fino”. L’hom (e) n (curte), ancheggiando, balla al ritmo della pizzica.
Esiste anche la versione femminile: “la fem (e) na cort (e) ”.
DESCRIZIONE DELLA MASCHERA
Ad un adulto di statura regolare, viene posto sul capo un setaccio, u farnal (e), e quindi un sacco di juta che ricopre la persona sino ai fianchi; sempre ai fianchi viene legato trasversalmente un bastone, la mazz (e) d (e) la scop (e), che funge da braccia e su cui vengono infilate le maniche di una camicia ed una giacca, con dei guanti legati alle estremità del bastone che fungono da mani. L’effetto ottico finale è quello di un contadino di piccola statura e con la testa molto grossa.
L’abbigliamento viene poi completato con una coppola posta sulla testa, uno sgargiante fazzoletto legato al collo e fissati ad un passante dei pantaloni la grossa chiave e la rasol (e), la spatola per liberare i grossi scarponi del fango.
Largo Guglielmo Marconi, 15 - Sammichele di Bari (BA) - Indicazioni stradali
Codice identificativo nazionale IT072039C100027255
Codice identificativo regionale BA07203961000019536